domenica 11 novembre 2012

Sarà una psicosi?

Mi rendo conto che è piuttosto strano. Prima aggiorno una volta al secolo e adesso tanti aggiornamenti uno dietro l'altro. D'altra parte ieri disegnavo con una penna a forma di pennello, quindi s'è capito che la normalità è un discorso a parte. Oggi è domenica e vorrei dormire. Avrei potuto ma l'ho saputo in ritardo e allora rimedierò stanotte. Pazienza. Negli anni sono diventata molto più calcolatrice per quanto riguarda le ore di sonno, perché poi lo so che se non ne dormo un tot a notte resto lobotomizzata tutto il giorno. Pazienza. Tra ieri e oggi ho capito di aver preso molto seriamente il progetto di supereroi vecchi. Ne ho buttati giù 8, di cui 5 mi piacciono parecchio e gli altri Ni. Vedrò se rifarli oppure no, per ora mi sa che dovrò smettere perché su tre brush pen due non vanno e una fa il segno sdoppiato a causa delle setole rovinate. Domani o al più tardi mercoledì vedrò di comprare la ricarica del fude pen così magari riuscirò a continuare questa assurda serie.
Approfitto di questo non logorroico (me l'ero ripromessa) post per pubblicare una storia breve fatta durante il workshop con Reviati, in Accademia. In realtà l'avrei voluta sviluppare di più, fino a entrare in un contesto storico, ma per questioni di tempo Reviati mi ha detto di tagliare. E' bizzarro come ognuno abbia un ritmo narrativo diverso per esprimere le stesse cose. Io in cinque pagine avrei raccontato tutto, per lui in meno di venti non si poteva. Poco male, alla fine del risultato sono abbastanza soddisfatta e sono riuscita ancora una volta a tirare in mezzo Trieste. Mi piace sempre di più da quando me ne sono andata. E disegnando il castello di Miramare m'è venuta voglia di tornarci. E' da una vita che non ci vado, lo vedo sempre e solo dal treno quando attraversa la costa.
Bene, vi lascio alle tavole.
See you, a domani. O tra un anno. Chi può dirlo?

Maledetta incostanza


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