domenica 28 aprile 2013

Ebbene, la Francia

Sono in Francia da qualcosa come 9 ore ed un po', ma fin dalla prima ora ho pensato che Grenoble mi piaceva e non poco. Potrei stare a parlare di cose abbastanza ovvie come per esempio le montagne tutt'intorno e i palazzi decorati, ma le prime due cose che mi hanno colpito di questa città sono state l'assoluta cordialità di ogni persona con la quale abbia interagito (una commessa di un negozio di panini mi ha regalato uno dei coockie più buoni che io abbia mai mangiato!) e i glicini. Grenoble ne è piena, dunque io l'assocerò sempre ai glicini. Ad occhio e croce non credo sia una città enorme, eppure è ricca, ci si può perdere nelle vie secondarie che però hanno ognuna qualcosa di caratteristico. L'unico reale problema della città che ho notato sin da subito è l'assenza del semaforo giallo che in più occasioni mi avrebbe evitato di prendermi dei gran spaventi, ma in genere spero di mantenere queste impressioni più che positive. Grenoble è piena di parchi, ha dei fiumi ed una stradella dedicata all'Italia così qualunquista da far sorridere, e io sorrido.
A parte ciò, nelle ultime settimane mi sembra di non aver avuto una vita... Sono andata a Trieste per salutare i miei cari, ho preparato valige da trascinarmi dietro e cartoni da lasciare a casa a Modena, ho pulito un paio di volte la mia stanza per lasciarla libera alla nuova coinquilina, disegnato, mi sono messa in pari con gli esercizi di sceneggiatura e salutato le persone di Modena. Mi rendo conto che per quanto abbia un rapporto di amore/odio con Modena, il fattore amore prevale. Ma lo fa unicamente per le persone di cui sono circondata. Ho trovato lì persone davvero stupende, persone che a Trieste dopo 22 anni non pensavo nemmeno che esistessero. E allora a cena con quelle persone lì non ero poi così convinta di voler andare via. Ma eccomi qui. Comincia la mia esperienza lavorativa al servizio del fumetto. Spero sarà qualcosa di straodinario, io ce la metterò tutta affinché ciò avvenga.

Qui, in ogni caso, c'è l'ultimo dei miei fumetti brevi. Chi è interessato, se ne ha il piacere, lo legga.

Buona notte!

Fumetto

lunedì 15 aprile 2013

La burocrazia e altri scempi

C'è chi dice che l'Italia sia il paese più burocratico al mondo. Io non fatico a crederlo.
Ho fatto più carte per un tirocinio di tre mesi di quante all'estero ne avrei potute fare per ottenere l'eutanasia, e senza nemmeno lo stesso sollievo nel finale. La verità è che se penso a me in Francia, mentalmente mi ritrovo a saltellare felice, ma poi c'è la burocrazia che ti dice "aspetta a ridere, idiota, ci sono io qui" e io non rido più. In queste ultime due settimane ho vissuto nell'angoscia di professori che caricavano di roba da fare e puntavano il dito nella mia direzione (credo sia tutto un mio film) perché devo interrompere prima degli altri l'anno accademico e quindi devo darmi una mossa... E poi la burocrazia legata alle mie TRE assicurazioni, che mi fa pensare che qualcuno non ha ben chiaro che non parto per l'Afghanistan... Per non parlare dell'appartamento etc. dove vogliono bonifici su bonifi, ma anche assegni e un pezzettino d'anima. Insomma, sarei stata anche tentata di mandare tutto al diavolo, ma siccome ho spostato mari monti e pure qualche universo per andare a Grenoble a lavorare non pagata, alla fine io ci vado. E basta. Manca pochissimo, per la precisione 13 giorni, e non mi sembra vero. Nel frattempo ho disegnato quattro tavole di tesi e sei di fumetto umoristico. Come sempre mi ritrovo assorbita dal fumetto umoristico. Mi piace, mi diverto. Scrivo le cose che fanno ridere me, cose demenziali, non volgari, ma semplicemente stupide quel poco di più di quanto non lo potrebbe essere la realtà.
A parte questo mi ritrovo ad essere già maledettamente nostalgica per questo piccolo mondo che mi sono creata a Modena. Le persone che ho conosciuto in quest'ultimo anno; i rapporti più vecchi che sono evoluti nel corso del tempo; la mia stanza piccolissima che all'inizio mi faceva pensare "qui ci starò poco" e ci sono stata tre anni, e ora me la porterei sempre nello zaino... Si, sono nostalgica e penso che tutto questo mi mancherà. Ma quando sarò poi qui mi mancherà Grenoble. Un loop da cui è difficile uscire.
Ad ogni modo è spuntata d'improvviso la promavera, con un cielo che più azzurro non si può. Ho visto Ravenna, e ho pensato di desiderare ardentemente i tramonti sul mio mare. Li vedrò a breve perché martedì tornerò a casa a Trieste, e anche lì lascerò un pezzetto del mio cuore, un po' come Pollicino faceva con le briciole, così da sapere sempre come tornare nei mie luoghi speciali.

Citazione di "Casablanca" sul fumetto umoristico.

Tavole dal fumetto serio