domenica 8 luglio 2012

DivagAzioni

Oggi ho finito tutto ciò che dovevo fare per gli esami. Anziché provare un senso di incredibile stanchezza mi sono sentita sollevata e basta. Ero più stanca un'ora fa, mentre tentavo di creare PDF decorosi.
In questi giorni/mesi di iperattività accademica, mi sono resa conto di quanto io abbia con il disordire una "relazione complicata", come direbbe il buon vecchio Facebook.  Già, perché ormai Facebook è entrato nelle case di ognuno, come un tempo per la me quattordicenne accadeva per messenger, ormai deserto. Io e il disordine... Sono una persona disordinata sia nella mente che nei fatti quotidiani. Camera mia nel periodo esami diventa una stalla, e per quanto mi renda conto di non poter stare nell'ordine più totale poiché mi provoca una sensazione di angoscia misto agorafobia, il casino mi fa arrabbiare. Penso all'ultima volta che ho messo a posto il tavolo, non era tanto tempo fa! Basterebbe mantenerlo quell'ordine, no? No.
E allora via che si va, quando finisco un esame è anche una buona occasione per pulire. Mettiamo in ordine tutto. Vita, libretto e camera.
Meditavo sulle persone alle quali dico che disegno. Oltre quelle già note che dicono la stessa frase: "Oh, anche a me sarebbe tanto piaciuto imparare a disegnare, ma non so nemmeno fare un fiore! Io gli omini li disegn cosi o-|-< " con lo stesso tono (quello di "in realtà non me ne frega un cazzo e trovo sia una perdita di tempo, ma di certo non te lo posso dire), ci sono quelli che dicono "Anch'io una volta disegnavo".
Ovviamente questi si dividono in categorie.. Quelli che un po' di volte per la moda del momento hanno disegnato, quelli che disegnavano in CAD etc (e te lo dicono subito dopo, con un po' di supponenza, come a dire "io facevo il disegno, quello serio") e poi quelli che disegnavano perché gli piaceva farlo e l'han fatto per anni. Ma io non credo che se qualcuno disegna davvero lo fa per sempre. Anch'io avevo smesso di disegnare su carta per qualche tempo, forse anni, ma pensavo al disegno. Pensavo a tutto come se fosse un grande mondo disegnato e lo faccio tutt'ora. Disegno 24 ore su 24 e quella è la mia salvezza.
Ieri mi sono ricordata nuovamente di quanto è facile estraniarsi, stare male con gli altri e allora rifugiarsi nel proprio mondo. E' comodo, alla fine. Pensavo fosse qualcosa che avrei dovuto smettere di fare perché eticamente scorretto. Le persone interagiscono tra loro, creano contatti. E invece non è così, e oltretutto si rischia solo di non stare bene. La vita è troppo breve per non stare bene.
Comunque questo è quanto. Comincia davvero l'estate, o meglio comincerà il 10, dopo l'ultimissimo esame.
Per ora ho un biglietto per Roma, poi si andrà a Trieste, poi Modena, poi Trieste ancora un po'.
E l'estate passerà in un battito di ciglia.
Sarà di nuovo disordine, il mio disordine.