venerdì 30 marzo 2012

More photo

Non coltivo l'hobby della fotografia, non sono una fotografa né lo sarò mai.
Tuttavia amo ciò che posso immortalare, penso che la macchina fotografica sia uno strumento meravglioso perché la fotografia è un momento. Tornare nello stesso posto a fare una foto non renderà mai il profotto lo stesso della precedente immagine, perché il mondo cambia anche impercettibilmente. Un tramonto non è mai lo stesso tramonto, ed un ritratto della stessa persona non sarà mai uguale ad un altro ritratto della medesima, anche acconciata, truccata e vestita nello stesso identico modo. Finché non sarò capace di disegnare abbastanza bene da replicare le luci che la natura sa creare credo farò un sacco di foto, così, semmai diventerò sufficientemente abile, probabilmente riempirò un taccuino di luci che forse piaceranno solo a me.

Università di Reggio Emilia. Un po' di Photoshop in supporto alla mia adorabile compatta, tuttavia, ci voleva. Ma come ho detto all'inizio alzando le mani... Non sono mica una fotografa, posso aver bisogno dei supporti digitali. :)

mercoledì 28 marzo 2012

Fare, Fare, Fare

Quando ero più piccola avevo l'impressione che il tempo non passasse mai. Vuoi per la scuola, vuoi perch gran parte del tempo lo decidono i genitori come lo si deve passare. Ora quando penso ad una giornata sono talmente concentrata sul "24 ore sono davvero poche" che mi sembra di non riuscire mai a fare metà delle cose che dovrei. Rimando e devo ancora andare una giornata in biblioteca a cercare libri per un esame. Rimando e non ho nemmeno fatto una telefonata per farmi mettere da parte un libro per un altro esame. Rimando e non ho ancora organizzato in minima parte il viaggio per l'estate o quello che ho ricevuto in regalo per la laurea. Ebbene, tempo fa, prima che ricevessi gli orari universitari, mi ero persino messa in testa di dedicare un giorno ogni tot al fare tutte le cose che lasciavo indietro, eppure non l'avrò fatto più di un paio di volte, ma come ho detto, poi mi sono arrivati gli orari universitari. ARGH. Alle superiori facevo i conti su quant'era che non frequentavo per un'intera settimana la scuola. Assemblee d'istituto, scioperi, prof che non ci sono, feste, malattie... In accademia per un motivo o per l'altro (questa settimana Open Day e laurea di un'amica)  sarà un secolo che non ci vado tutta una settimana, ma ho sempre comunque da fare. Male. A volte, ho imparato con l'esperienza, bisognerebbe solo dedicarsi a ciò che si desidera fare. Il tempo libero lo abbiamo tutti, dire il contrario  solo una scusa per non dover scegliere come impiegarlo.Oggi vorrei programmare il viaggio d'estate e penso lo farò dopo gli impegni del pomeriggio. C'è bisogno di pensare all'estate con questo sole, alla bellezza di godersi l'aria serale. Passeggiando prima avrei voluto sdraiarmi sotto un albero vicino casa mia. E' un bell'albero, sembra fatto apposta per sdraiarcisi sotto. Lo metto nella lista delle cose da fare, mentre penso che cavolo, entro fine giornata devo scrivere anche due email.
In ogni caso le luci sono la cosa più bella che esista


martedì 27 marzo 2012

Ritornare

Dunque, sono sparita un po' dalla circolazione. La laurea ed il post-laurea sono stati tanto belli quanto estranianti. Gente da Trieste-Roma a casa, una festa, due feste, ed un altro brindisi, perché no? Poi c'è stato il mio compleanno, trascorso metà in un ristorante antico sito in Modena a pranzare assieme ad un estraneo austriaco, e metà su un treno, con la voglia di festeggiare semplicemente vedendo i miei. Il mio regalo personale.
Il massimo dei punti alla tesi, una grandissima soddisfazione, non è bastato per evitarmi una sorta di depressione post-partum dovuta al senso di vuoto che ti lascia quel qualcosa che ti ha riempito mesi della tua vita. Faticosamente, tra lamentele e orologi che battevano il tempo in modo severo, ma quel fumetto mi ha dato tanto e tanto mi ha tolto quando si è fatto finire da me (si, perché è un po' anche colpa sua con quella storia delle colonne sonore e la storia che magicamente è fatta e finita nella mia testa. Grazie Nickelback, grazie davvero). Poi il biennio che mi ha fatto scendere subito l'adrenalina. Materie Ni, materie Boh, qualche materia Yeah. Ma poche e nessuna risposta dalla Francia per il tirocinio. Insomma, un periodo altalenante che sta terminando oggi, che in realtà era partita come una giornata un po' storta (basti pensare che sebbene a detta della mia coinquilina G. oggi fosse la giornata "della lentezza" io ho corso come una pazza sia per prendere il treno d'andata che quello di ritorno). Mi sono resa conto che a maggio ci danno una sessione d'esami. E ok, in realtà già lo sapevo, e mi crogiolavo nell'amarezza di provare e non riuscire a studiare.... Ma oggi è successo un piccolo miracolo che poi tanto miracolo non è. Coincidenze, anche quelle per me sono miracoli. Sono giorni che a causa di questa primavera sono narcolettica... Eppure in serata mi sono messa a disegnare per un esame ed ero felice come una bambina, ma soprattutto sveglia. Avevo già realizzato che il disegno mi rende felice (probabilmente 26 anni fa), ma mi sono resa conto che mi diverte da matti. Mi diverte come ad alcuni diverte andare a ballare, correre con le moto, cantare al karaoke o spaccarsi d'alcol. A me diverte il disegno, e credo che sia stato grazie a questo che sono sempre stata un'asociale che non cercava e non desiderava né amici né fidanzati fino a un'età più matura del normale. Quando avevo il primo fidanzatino pensavo a quando sarei tornata a casa per disegnare e ora che sono trascorsi gli anni, quando lavoro, quando sono a lezioni teoriche e spesso quando sono con alcuni amici, penso solo che vorrei disegnare. Già, oggi ho avuto un confronto con delle persone e a volte ti ricordi che gli amici ti deludono, ti fanno rimanere un po' amareggiata. Ma chi se ne importa? Io mi sono messa a disegnare e mi sono divertita, tutto il resto, in quel momento,  svanito. Spesso mi chiedo come mai continui a relazionarmi con persone poco interessanti o che comunque mi danno sensazioni più spesso negative che positive. Nei miei fumetti continuo a perorare la causa dell'amicizia e cerco di rimanere coerente a ciò che racconto, anche se a dirla tutta di persone della quale mi fido e con le quali sto cosi bene da non pensare a che cosa disegnerò appena correrò a casa ce ne sono poche. E quando incontri amicizie cosi ti vien voglia di disegnarci su e di mettere quel bello su carta, ma in un altro momento, perché quando sei con gli amici ne vale la pena di spendere del tempo cosi.
Ma in ogni caso domani appena sarò di rientro disegnerò.
Non tornerò a casa alle cinque del mattino dopo musica e ricordi sfocati, ma sarò felice, e sulla felicità ho la mia idea bizzarra. E' un privilegio riservato a pochi.

Piccola anteprima <3

venerdì 2 marzo 2012

Ordine

Tra tre giorni mi laureo. Quel giorno vi saranno diverse persone, tra le quali mio fratello e Ele che dormiranno da me per un paio di notti. Dunque oggi ho sistemato un po' la camera, pregna di tre mesi di tesi e polvere. Una cosa tira un'altra e allora mi sono messa a ripulire anche quello che avevo nello sgabuzzino e non serviva, ma anche la dispensa dove vi era qualcosa di scaduto e qualcosache nel trafficare s'è rovesciato sul legno del mobile. E' stato bizzarro, mi sembra di non aver messo davvero a posto, anche perché ad un primo sguardo è tutto apparentemente molto simile a prima che spendessi tre ore della mia vita in questo modo... Ma soprattutto mi è sembrato più che altro di aver fatto un inventario della mia vita. Ho buttato via tre anni di disegni, di dispense universitarie, di momenti belli o pessimi. In alcune figure non mi riconoscevo più, ma quelle scartoffie si erano accumulate in questi anni e non avevo avuto il coraggio di cancellare dalla mia vita. Ora si, tra tre giorni mi laureo e non cambierà nulla, l'8 marzo cominciano ufficialmente i corsi del secondo semestre ma io già ne sto frequentando tre. Sarà tutto identico, ma la linea di confine tra un periodo della mia vita ed un altro la voglio mettere io e così ho fatto. Con quella valigia rotta piena di scartoffie che sosta vicino alla porta d'ingresso di casa mia che tra mezz'ora finirà nell'immondizia cercherò di fingere che tutto inizia di nuovo, per avere un maggior entusiasmo ad affrontare ogni cosa.