lunedì 23 febbraio 2015

Lavori, lavoretti e scuse

Mi rendo perfettamente conto che è dall'anno scorso che non scrivo un post degno di questo nome. Sono ancora perfettamente convinta che questo blog lo segua io e ... basta. Ma per correttezza trovo giusto, di tanto in tanto, darmi da fare anche (?) su questo canale. In qualche modo sto cercando di tornare. Di non affondare per le cose che sono successe nei mesi passati, e credo finalmente di farcela. E' capitato che mi son ritrovata a lavorare come dogsitter, poi come babysitter, poi come illustratrice ed ora persino come grafico e la cosa mi ha risollevata un bel po'. Ho pensato che avrei potuto impegnarmi in qualcosa e esserne soddisfatta, ma soprattutto avrei potuto rendere soddisfatto qualcuno. Negli ultimi tempi mi è capitato di riflettere sul fatto di non eccellere in niente. Più per un limite personale che per destino o varie. Amo disegnare, ma investo relativamente poco tempo per farlo, perché se la cosa non mi portasse ad un miglioramento sostanzioso avrei perso tempo e basta, ed il tempo è una delle poche concessioni che la vita ci da totalmente gratis. So bene che non sarò mai brava come quella gente che disegna 12 h al giorno, perché puoi essere anche il nuovo Ronaldo sulla carta, ma se giochi solo la domenica non succederà mai che arriverai i mondiali di calcio. Disegnare resta tuttavia una delle cose che mi fanno sentire più felice e più libera, sebbene ora come ora sento il peso dei miei quasi 30 anni e del fatto che sia arrivato il momento di mettere davanti alle mie passioni delle scelte concrete e mature. E quindi eccomi qua, a mandare curriculum a chiunque; a cercare di fare la patente B e informarmi per corsi di ogni genere per poter essere più competitiva sul mercato del lavoro. L'alternativa ad un lavoro fisso è andare a Cambridge in primavera a studiare l'inglese, e so che mi farebbe bene. Mi farebbe tornare me. A casa non lo sono, me ne rendo conto ogni giorno che trascorro qui. Non è colpa di nessuno, ma sono un animale che ha imparato troppo bene a viversi da solo, tutto il resto è solo qualcosa che provoca in me la sensazione di disagio tipico del dovere.
A parte questo, dopo mesi, forse anche un anno, "Grey's Anatomy", il mio telefilm preferito, ha sfoderato una puntata eccezionale. A S.Valentino non sono riuscita a vedere il mio ragazzo, e quella puntata cosi bella è riuscita in qualche modo a regalarmi qualcosa di unico quel giorno, comunque. La puntata successiva era decisamente meno bella, ma tant'è. E' successo poi che è scoppiata una casa qualche civico più giù di casa mia. Un signore anziano è deceduto, poi ci son stati dei feriti. E' stato brutto vedere completamente distrutta  una casa davanti la quale passo almeno un paio di volte al giorno con Moritz. La strada era piena di gente che intralciava i soccorsi per fare foto in tempo reale, mi chieo come faccia la gente ad essere così squallida davanti la morte, la sofferenza. Ora, come spesso accade, la questione è finita nel dimenticatoio e insieme alle forze dell'ordine si son diradati anche i turisti curiosi. 
Come ultima cosa dichiaro di aver finito nonostante la stanchezza che mi cogli eogni sera il romanzo "Piccoli passi di felicità" di Lucy Dillon. L'avevo preso un mesetto fa alla Feltrinelli perché mi ispirava e costava sufficientemente poco. Non è certo il romanzo più bello che abbia mai letto, ma ha l'enorme pregio di essere leggero, piacevole e diviso in capitoli brevi: l'ideale per smettere appena le palpebre si abbassano contro ogni volontà. Sono felice perché finalmente ho finito un romanzo, dopo tre-quattro che non sono riuscita a portare a termine (di cui almeno un paio di Coe, che non riesco a farmi andare a genio nonostante i suoi romanzi siano brevi) e perché spero che questo mi porterà a cominciarne subito un altro.
Di altre novità, per ora, non ce ne sono. Avrei voluto scrivere qualcosa di più bello o più interessante, avrei anche voluto scriverlo prima, ma il lavoro di grafico mi sta prendendo molto sia a livello di entusiasmo, sia di tempo e sia di energie. Spesso lavoro la notte dalle 23 in poi, dunque non mi resta molto spazio per scrivere, ma cercherò di tornare in sella e scrivere con un po' di più continuità, magari anche una stupidaggine. Oppure no, ma di metterci qualche disegno, perché in teoria servirebbe a questo il blog, poi chi lo sa...
Buonanotte <3