venerdì 20 gennaio 2012

Un po' di fumetto!

In questa scena già che sto mettendo luoghi di ogni parte del mondo, ho usato come scuola frequentata dalla mia protagonista una scuola di Catanzaro! Ovviamente presa da internet, cambiati i colori e la pavimentazione davanti l'edificio... Ho capito che mi piace molto disegnare paesaggi quando mi riescono bene. Danno al fumetto una completezza visiva che senza senza non avrebbe.

 In questa scena si vede più o meno la cucina di casa mia a Trieste. In realtà risulta più grande di quanto non sia effettivamente la mia, e più quadrata. Ma in ogni caso l'idea che deve dare è di una casa a misura di tre persone. La famiglia in cui vive la mia protagonista ha solamente madre e sorella maggiore; il fatto che non ci sia il padre lascia spazio all'immaginazione del lettore che si chiederà se sia morto, in viaggio, separato/divorziato dalla madre. Magari alcuni si interrogheranno se la protagonista è cosi chiusa a causa dell'assenza di quella figura; da creatrice della storia risponderei di no. Vorrei che tutto il fumetto sia motivato solo dalla passione quasi maniacale che ha la protagonista per il disegno, per le cose che ama. Ho pensato anche di far dire alla madre in una scena che la figlia in un qualcosa ha preso da suo padre, ma poi ho pensato che cosi facendo avrei solo messo io la pulce nell'orecchio al lettore per crearsi la storia familiare di lei. No grazie, la storia è quella che leggerà.
In questa scena compare mio fratello! Sarà presente sporadicamente nel fumetto e come personaggio è buono e gentile, un attento osservatore che sa come trattare con la protagonista senza quasi conoscerla. è un po' proprio come mio fratello, a cui tra l'altro colgo l'occasione per fare gli auguri di un buon trentesimo compleanno! :)

Ieri ho meditato su due cose in particolare mentre terminavo la trentesima pagina del fumetto (trentaaaa!!!), la prima è che gli sfondi permettono un paio di lussi ai quali prima non avevo fatto caso:
1- ti prendono mezza pagina, quidi se devi fare un tot di pagine per una tesi a caso, non è esattamente una splash-page ma quasi. Una grande liberazione che tra l'altro dà respiro alla storia
2- è più improbabile che ci si scontri con una cacoimpaginazione (w i neologismi) che preveda due pagine affiancate dalla struttura uguale. Questa era una cosa alla quale non pensavo minimamente prima di frequentare l'Accademia, ma nell'impaginazione libera (quindi per esempio non Bonelli & Co.) due pagine che saranno stampate affiancate presenteranno la stessa impaginazione sarà sgradevole all'occhio. Poi magari un neo-lettore di fumetti non ci farà nemmeno caso, ma un onnivoro di certo capirà che c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe.

La seconda cosa alla quale ho pensato è al motto "Conosci te stesso". Se non lo prendessi in parola probabilmente non troverei nemmeno le chiavi di casa mia nonostante la decina di portachiavi annessi di cui uno è un pinguino di peluche obeso. Ieri ci ho messo un'ora a trovare un documento importante da conseganre in segreteria didattica per il diploma (con tanto di bollettino e marca da bollo da 14,62€). Prima ho percorso con la mente a ritroso i miei movimenti fino all'ultima volta che l'avevo visto... Fallendo miseramente perché la mia pessima memoria ricorda se va bene fino ad un'ora prima al momento in cui sto vivendo,  ho semplicemente pensato "ma se io fossi io (ehi, ma sono io!), dove l'avrei messa quella dannatissima carta?" ed ecco che dopo un paio di tentativi la suddetta è comparsa magicamente, stropicciata, dall'angolo zozzo della borsa che trascino ogni dì su e giù da Modena a Bologna. A volte la cosa mi fa rabbia. Penso che ci sono difetti di sé che le persone possono vedere come particolarità quasi carine, ma questa cosa qui la vorrei davvero cambiare. Sarà nei miei buoni propositi dell'anno da almeno un decennio, ma diciamocelo, non è certo come mettersi a dieta o studiare di più. Ma se avete un rimedio per diventare meno disordinati ditemelo che ci proverò con tutte le forze.

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