martedì 24 dicembre 2013

Conto alla rovescia

Domani è Natale.
In questi giorni sono uscita veramente poco e in quelle rare occasioni ho sentito commercianti lamentarsi della poca affluenza da parte della gente nei negozi. Ad uno di questi, quasi innavertitamente, mi è scappato di dire "beh, sarebbe sempre dovuto essere così. Il Natale dovrebbe essere una festa da trascorrere con la propria famiglia, indipendentemente dai regali". La persona che avevo di fronte non era d'accordo. E' vero, c'è crisi e ogni anno più tasse da pagare e statistiche che dicono che l'Italia fa schifo per milleottocento motivi rispetto al resto dell'Europa. Ma io mi chiedo se anche altrove ci saranno cene tra parenti fatte di buona cucina, perché se anche non ce lo si può permettere, una volta l'anno il sacrificio si fa. Ricorda un po' quando i nostri nonni ci dicevano che la domenica per la chiesa si metteva l'abito "buono" e devo dire che questa cosa a me non dispiace. L'idea di far diventare la ricorrenza un modo per capire quali siano le cose importanti e forse stringersi un po' era quello che mancava nei natali precedenti, fatti di centri commerciali gremiti di persone alla ricerca di regali non troppo costosi per risparmiare e prendersi piuttosto qualcosa per sé.
Le ultime settimane sono state impegnative per molti motivi tra cui l'arrivo di un cucciolo di cane a casa. Di gran carattere, vivace e testardo, Moritz (come l'affascinante personaggio di una telenovela!) ha riempito i nostri spazi di un'allegria che mancava. Mia madre inaspettatamente si er ricordata che qualche tempo fa le dissi che in questo momento avrei avuto bisogno di qualcosa di bello, e quel qualcosa è arrivato, sia per me che per lei.
Tirando le somme il mio 2013 è stato spettacolare. In primis per il mio tirocinio in Francia; poi quello a Trieste;  ci sono state batoste alla mia autostima di disegnatrice che però penso abbiano portato a dei vantaggi notevoli per capire su cosa avrei dovuto lavorare. Ho avuto colleghi speciali abbandonando definitivamente quelli tutt'altro che speciali di un lavoro che non faceva per me, in una città che non faceva per me. Ma soprattutto ho conosciuto delle persone con le quali sono completamente a mio agio. Io, diffidente di natura, mi rendo conto che gli abbracci di quella ragazza bionda così piccolina da doversi arrampicare sui mobili per raggiungere gli scaffali in alto, mi scaldano il cuore trasmettendomi semplicemente sincerità, Yle è buona, sempre sorridente e forte in quel suo modo di fare sempre delicato e genuino. Diego fa ridere ma è di una dolcezza unica, cucina così bene da dover aprire una pasticceria; Lua ha i miei stessi gusti in fatto di libri e già che ci siamo abbiamo pure lo stesso colore di capelli; ama Miyazaki e in genere i bei film d'animazione. Poi ci sono Vale, che ho avuto l'occasione di conoscere meglio in quest'anno ma che già al primo impatto avevo capito fosse una persona dal grande cuore. Lei mi meraviglia ogni volta perché è di quelle persone belle che non sa di esserlo ma dovrebbe. Queste persone ho avuto l'onore di conoscerle grazie ad Anto, che ci diciamo sempre di essere "conoscenti" pur sapendo che con una conoscente non ci passi due ore a parlare in macchina a fine serata. Lei è solare e buoni propositi che sa raggiungere con le sue forze. Spesso e volentieri non mi capacito del fatto di esserci avvicinate dopo così tanto tempo pur vendo trascorso assieme gli anni del liceo, ed un po' me ne rammarico. Fabio, a Modena, è una di quelle persone che non vuole farsi inquadrare forse perché, come me, sa che la corteccia è quella che ti difende dal Mondo. Ma dei miei giorni in Francia ricordo le lunghe chiacchierate con lui, che non si risparmiava mai in buoni consigli e belle parole. Lui è di quelle persone che se può ti aiuta e se non può... Ci prova lo stesso. E' pieno di talenti e forse non se ne rende conto. Non sono sicura ma credo che sempre all'inizio del 2013 ho conosciuto Valentina a Modena. Lei è una di quelle toste. Di quelle ragazze da cui una ha sempre da imparare; è indipendente, solare e determinata, ma allo stesso tempo dolce, disponibile e di buon cuore. Una vera rarità. In Francia ho conosciuto Elisa, una delle persone con le quali mi sono fatta le più grasse risate della mia vita. Serate a chiacchierare bevendo della birra buona, a volte dimenticandoci di cenare o facendolo molto più tardi del previsto. Grazie a lei ho vissuto Grenoble nel migliore dei modi possibili, incontrando Cécile, Dominik, Cédric, Gaetan, Anto e Bjorn, sei coinquilini tanto diversi tra di loro quanto stupendi. In quel di Bologna ho stretto ancora di più il legame con Erica, consolidato anche dal concerto dei Nickelback, probabilmente uno dei più belli a cui ho assistito in vita mia. Lei è intelligente, brillante ma allo stesso tempo gentile e pronta ad aiutare il prossimo. E' una persona piena di qualità che sa di valere e sa rialzarsi in piedi dopo ogni batosta.
In tutto questo ho avuto la fortuna di avere ancora vicino persone per me indispensabili quali il mio stupendo fratellone con cui appena posso trascorro tutto il tempo libero possibile, la persona che più mi manca quando sono lontana; Ylenia, un'amica ormai decennale sempre presente nelle tappe fondamentali della mia vita ed Eleonora, che pur a distanza rimane sempre tra le più grandi amicizie che sia riuscita a coltivare nella mia esistenza. Giuliana è Giuliana. Nemmeno a parlarne, è assolutamente intoccabile e da quando ha lasciato quella casa a Modena non riesco più a mettervi piede con un po' d'entusiasmo. Lei è stata la mia salvezza, la persona con la quale ho stretto un legame profondo che non saprei paragonare a nient'altro. Ci siamo supportate, abbiamo condiviso tanto, dal terremoto alle gioie della mia laurea, del suo diventare ufficialmente avvocato. Senza quest'Amicizia nulla di ciò che è stata la mia vita a Modena negli ultimi 3 anni sarebbe stato lo stesso.
C'è inoltre il mio uomo, che sa sempre mettermi a mio agio. Mi conosce meglio di me stessa e sa farmi stare bene, sempre, con il suo modo di fare, con le sue piccole attenzioni. Cinque anni con lui sono volati e mi sembra che abbiamo ancora così tanto da dare insieme che non basterebbe una vita intera.
Insomma, questa non è una lettera d'addio, ma faccio ammenda. Per tutte le volte che mi sono lamentata, che ho pensato che le cose non andassero bene. Non è vero. Sono fortunata perché ho avuto la fortuna di conoscere persone che mi riempiono il cuore ogni giorno con la loro presenza.
Non so se sia vero che a Natale si è tutti più buoni, ma di certo si dovrebbe essere un po' più grati, ed io ho deciso di provarci, così, a modo mio.

Buon Natale con tutto il cuore



Quest'anno ho regalato disegni. Non perché penso sia 'sto gran regalone o perché non avevo soldi o perché avevo troppo tempo da non sapere come usarlo, ma semplicemente perché volevo che le persone avessero qualcosa di unico e regalato insieme ad un pezzo di me.

Yle e la sua famiglia

Da sinistra: Diego; Anto; Yle; Vale; Lua; Nicola

Valter e Massimiliana
 
Il mio personalissimo augurio di buon Natale

 
My stupid Sketch

 
Moritz <3

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