lunedì 23 settembre 2013

Autunno, le foglie, gli addii.

Ebbene, oggi inizia la mia ultima settimana di tirocinio qui a Grenoble.
Come in ogni addio che si rispetti, la città che mi ha accolta per tre mesi è più bella che mai in questi giorni. Il sole, tiepido ma sicuro, ha invaso le strade, facendo tornare un po' l'illusione di un'estate arrivata e andata via troppo in fretta.
Sugli alberi ormai vi sono foglie gialle che alla luce diurna risplendono come fossero dorate ed io mi perdo nel contemplarle qui, ad un passo da me, appena fuori dalla finestra.
Ho trascorso un pomeriggio facendo un random walk per cogliere gli aspetti della città che non avevo ancora potuto apprezzare, e allora sono finita nella zona del mercato quando il mercato non c'era e ho scoperto i bellissimi disegni lungo le mura grigie del sotto ponte. Poi ho rivisto la stessa zona durante il mercato, il giorno dopo, passeggiando coi miei coinquilini provvisori, e c'era una piccola banda che suonava all'angolo, in un bar, regalando una colonna sonora a quella mattina fatta di sole e profumi di pollo arrosto e verdure d'ogni tipo.
Mi sto preparando psicologicamente al momento in cui lascerò questa città, mi ci sto preparando forse da quando sono arrivata, come sono solita a fare. E' un po' il solito discorso della depressione post-partum che si ha quando si finisce di lavorare su un fumetto che ti ha preso mesi della tua vita. Eppure questa volta posso dire con mia grande soddisfazione, che parto più a cuor leggero perché ho saputo venerdi scorso di essere stata scelta per il tirocinio a Trieste in web design. Una di due. Praticamente un miracolo.
E dunque si apre un nuovo mini-capitolo della mia vita, un capitolo dove spero di imparare tanto come ho imparato qui a Grenoble. Questa notizia oltre ad avermi riempito di gioia ed aver chiuso definitivamente il capitolo "commessa nel negozio dello sfruttamento", mi ha dato lo stimolo per pensare a mille cose che vorrei fare, perché la vita è breve, e ormai che sono abituata a fare tante cose tutte assieme, non posso pensare ad un periodo di solo - tesi. Vorrei studiare bene l'inglese, fare la patente B e studiare per fare un esame d'ammissione all'università di Bologna in un corso a (piccolissimo) numero chiuso. Troppe cose, lo so. Una per volta. Ma tutto questo pensare mi evita di rendermi conto al 100% che lascerò la Francia. Lascerò il mio tutor con cui mi faccio grasse risate e le strade strette del centro a Grenoble.
Lascerò questi miei coinquilini, coi quali ho instaurato un rapporto breve ma bello, che mi hanno insegnato che si può vivere in modo comunitario senza bisogno di sbranarsi, di creare odi per una bolletta, per una porta sbattuta.
Ho finito ieri notte il dossier da consegnare per l'esame di Scrittura creativa 2. Un dossier di 50 pagine dove propongo il mio fumetto ad un editore. E mi piace. Capita di rado che quando riguardo il mio lavoro ne sono soddisfatta pienamente, poiché coincide con ciò che avevo pensato. Stavolta accade esattamente così. Poi magari capiterà che riceverò un voto pessimo e cose cosi. Ma la verità è che non m'importa perché i miei professori sono stati sgarbati e incompetenti, menefreghisti e boriosi. Ho chiesto di consegnare il dossier per via telematica perché fino al 2 mi veniva difficile essere a Bologna ed ho ricevuto una risposta secca. Vieni qui, non me ne frega niente. Chapeau. La stessa risposta l'ha ricevuta la mia compagna di corso, che deve trovare il modo di far pervenire lo stesso dossier  manualmente pur vivendo nei pressi di Napoli.
Grazie mille, l'ennesima prova del fatto che l'Accademia non potrà mai venir vista come un'Università, perché non abbiamo personale preparato e questo non sa nemmeno rendersi disponibile conscio del fatto che le tecnologie dovrebbero supportare il lavoro dello studente e quello del docente. Già mi piange il cuore all'idea di quanto spenderò per stampare questo dossier. 25 pagine a colori e le restanti in b&n. Stampe inutili e care, per un modus operandi totalmente elitario.
Ricordo con non poco rancore gli esami che andavano bene se spendevi 100€ di stampe fatte bene, rilegate, su carta particolare e cose cosi. Non dovrebbero esserci discorsi del genere.
Ma poco male, sono gli ultimi due esami in questo posto. Se tutto va come deve andare tra due settimane sarò ufficialmente una tesista. E via cosi. Sono riuscita a colorare 13 pagine di fumetto in poco tempo perché mi sta prendendo tantissimo e ancor più il rapporto instauratosi con lo scrittore del racconto stesso dopo aver deciso di collaborare. Questo fumetto mi rende felice. Vorrei pensassero la stessa cosa coloro che lo leggeranno, un giorno. Un po' ci spero sempre. Legittimo, no?


Schizzo di Lorenzo, "Il biplano e la cometa" - 
 



Immagini del muro dipinto a Grenoble, mercato.


                                                  Vignetta colorata di "il biplano e la cometa"

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