lunedì 2 aprile 2012

Un po' di pensieri

Ci sono dei periodi in cui voglio scrivere ed altri in cui sparisco e basta. E' la mia dannata incostanza che mi frega, ma bene o male il blog non è un lavoro e non ho di sicuro in mano il destino dell'umanità, quindi faccio spallucce e scrivo questo nuovo post che temo soppianterà quello precedente a cui tenevo molto di più. Pazienza (no, leggetelo, è stupido!!). Oggi meditavo su alcune cose. Innanzitutto io sono nata nella generazione del walkman, avevo solo una musicassetta che mi scorazzavo ogni volta in giro, perché uscire con la raccolta di musicassette sarebbe stato improponibile. Sceglievo prima di uscire la colonna sonora della mia giornata, ma non era nemmeno poi così difficile poich io sono una di quelle pazze che và a peridi e sono capace di ascoltare la stessa canzone quattordici volte di seguito se  il momento di quella canzone, per me. Dunque sono passata dal walkman al lettore mp3 con un breve periodo nel lettore cd che però era così scarso che dopo poco tempo non funzionava se non attaccato alla corrente con dentro le batterie ricaricabili... Insomma era uno stereo più leggero dotato di auricolari. Poco male, in ogni caso non ricordo bene il mio periodo senza musica nelle orecchie, e quindi capisco quanto sia ovvio che ogni mio fumetto sia associato a qualche melodia. Mi piace, probabilmente non vorrò mai cambiare quest'aspetto della mia esistenza.
In secondo luogo oggi c'erano i pollini dei soffioni in giro, e io sono rimasta per qualche minuto a fissarla quella neve d'aprile. Mi piace tantissimo, mi dà una sensazione di rinnovo, come il cambio pelle di alcuni animali. I soffioni invadono le strade ad un certo punto, e sembra davvero sia Natale ma con il caldo addosso.
L'Ultima riflessione la devo a Baricco. Ho comprato il suo libro nuovo, "Tre volte all'alba". Partiamo dal presupposto che è un autore alla quale sono affezionata e a cui continuo a dare fiducia pagando i suoi romanzi come una lezione privata (li leggi in un'ora e se ti va bene ti costa 10€)... Ma per quanto la storia fosse delicata e tutto, penso che l'autore abbia commesso un piccolo errore stilistico. Ma parlare di errore per uno che SA scrivere è sbagliato, quindi direi solo un dettaglio che a me non garba (come dicono i toscani). Il romanzo è in teoria uno spin off del precedente, "Mr.Gwin", che parla di uno scrittore che scrive (scusate la cacofonia) appunto questo romanzo. Ma se il suddetto è scritto da Mr.Gwin e non da A.B, allora perché non modificare leggermente lo stile? Scrivere alla Baricco (ed ho scoperto che  a volte mi pesa la sua fissazione nel ripetere le parole, ma vabbè, tutta colpa del corso di scrittura creativa) dopo aver precisato che si vuol dire qualcosa di più di Mr. Gwin nel romanzo di Mr.Gwin per me implicherebbe la necessità di scrivere in un modo un po' diverso. E non me la venga a raccontare che non lo sa fare! Mr. Gwin era un personaggio più crudo di così, e leggerlo tra le parole di Baricco mi ha fatto pensare solo all'ennesimo romanzo di Baricco. Pazienza, sono gusti.
Per Pasqua si prevede quello che la gente chiama "brutto tempo". Per me piove, e la pioggia mi piace un sacco.
Posto una foto. Ho colto l'attimo e la trovavo dannatamente romantica anche se non c'era la Luna piena, ed io amo la Luna piena. E soprattutto di solito non amo i fiori, ma la verità è che non amo quando me li regalano. Invece li amo allo statonaturale delle cose. Che donna complicata.

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