giovedì 12 aprile 2012

Noi, generazione di Dawson's Creek

L'invidia è un sentimento bruttissimo. Non tanto per una questione morale, quanto per il fatto che chi invidia è cosciente di una mancanza importante nella propria vita. Importante poi è molto relativo, ma sebbene a chiunque manchi qualcosa, l'invidioso si distingue poiché quest'assenza lo colpisce più di quanto altre mancanze non lo facciano con altri individui. Io non ho mai pensato di essere una persona invidiosa, non mi è mai interessato possedere ciò che hanno gli altri, nemmeno quando si tratta di talento artistico o che. Tuttavia di recente mi rendo conto di invidiare coloro che possono permettersi senza sforzi di fare viaggi oltre oceano. Alcuni genitori danno questa possibilità a figli che siano meritevoli o meno, mentre io attendo di potermelo permettere, il mio viaggio in Giappone, Canada o Australia. E chissà se mai ce la farò. Forse è questo il mio vero dilemma.
Ma a parte questo, desidero che il qui presente post sia un calderone di cose che non hanno attinenza alcuna, quindi comincerò con la mia solita polemica... A Trieste il cinema costa meno. Devo ancora capire perché sia arrivato a costare 8-10-12€, ma a Trieste con la tessera studente si paga 5€ anche se di venerdì. Cos'è, uno studente di venerdi non può andare al cinema? A Modena se lo fa dev'essere ricco, perché scuci 8€ per lo stesso film che il giorno prima avresti pagato meno. Pazienza, ma anche per questo Trieste acquisisce un +1 rispetto la città della pianura Padana.
Elucubrazione. Ho pensato al fatto che sul treno è molto più facile che mi addormenti se sono in senso contrario alla direzione in cui và il mezzo. Ebbene, memore dei rari racconti di mia madre riguardo la mia infanzia, ho pensato che sia una sorta di imprinting, o meglio, qualcosa che deriva dall'infanzia ed è inconscia. Dormivo sempre nel senso opposto al senso in cui andava passeggino o carrozzina, quindi chissà che non sia un ritorno a quel tempo.
Kharma. Credo sempre di più a qualcosa che gli somiglia in modo evidente.
Nell'arco di breve tempo mi si è rotta la moka, che per il ruolo che svolge nella mia vita è una via di mezzo tra una migliore amica e una divinità . Poi il ciondolo che mi ha regalato la mia più cara amica per la laurea... Ho perso la mia sciarpa preferita, e a differenza delle altre volte in cui perdo qualcosa non l'ho più ritrovata.
Mi è arrivata l'ennesima minaccia dell'Er-go di togliermi la borsa di studio e ormai credo lo facciano apposta per fregare dei soldi dal totale; è tornata a farsi viva l'allergia, la compagnia telefonica 3 mi ha rubato cinque euro senza scrupoli e senza reali motivazioni e quando ho telefonato alla più probabile tra le opzioni di tirocinio in Francia, mi è stato detto che la direttrice è oltre oceano e tornerà a fine mese. Mi prendono in giro?
State molto attenti al kharma.
A parte ciò, il titolo del post deriva dall'essermi accorta del mio naturale amore le luci del tramonto vicino al mare. bla.  Dawson's Creek, dannazione. Ho fatto una foto pensando che sembrava quei panorami li. E allora uno si ricorda che quella maledetta soap adolescenziale era ingenua e genuina come molti dei pseudo coetanei del telefilm non erano affatto. Dava quella sensazione di benessere, di calore che solo alcuni cartoni animati hanno saputo regalarmi, ma quetso forse  anche un discorso legato all'età, e al fatto che ogni emozione era amplificata nella pre-adolescenza. Altro che Grande Fratello. Comunque in perfetta conclusione a questo post pubblico foto e disegni, cosi, giusto da fare un po di sana confusione. Come questo tempo atmosferico, col sole che cerca di farsi spazio tra nuvoloni carichi di pioggia, il caldo asfissiante e l'odore di autunno nelle narici. E poi come si fa a pensare che la natura non faccia davvero i miracoli?

Politica. Io non ne so nulla, ma le lezioni di Fumetto insegnano. Eccome se insegnano. E dire che mi sono sempre ripromessa di fare attenzione ai giornali. Decisamente, la mia è una facoltà che apprezzo.


Nessun commento:

Posta un commento