giovedì 7 novembre 2013

A novembre la città si spense in un istante

La parte più difficile di scrivere un post, per me, è sempre scrivere il titolo, quindi spesso lo scrivo un po' a caso, come accade oggi. Avrei potuto scegliere un format di blog senza titolo, ma che gusto ci sarebbe stato?
Ebbene, è novembre, io ho finito la mia terza settimana effettiva di tirocinio e insieme ad essa il mio sito web, di cui darò tutte le coordinate una volta che sarà finalmente online.
Come mi ha ricordato mia madre poc'anzi, è raro sentirmi dire di qualcosa che sono veramente soddisfatta. Ebbene, questo è il caso. Sarà che sono partita con aspettative molto basse ed una conoscenza infima degli strumenti che stavo per adoperare, ma il risultato è quel qualcosa che avrei potuto ordinare su misura a terzi e ne sono felice. Nessun "beh, ok, per essere il primo mi accontento". E' il massimo, per ora almeno e sarà quel biglietto da visita che mi darà soddisfazione mostrare in giro.
Oggi, inoltre, ho cominciato un corso di imprenditoria obbligatorio per considerare valido il periodo di tirocinio. Vedevo ragazzi presissimi che s'informavano quasi avessero già lì l'idea per un'impresa da mettere su oggi-domani. Io non ne avevo. L'impresa è qualcosa di lontanissimo dalla mia concezione e, un po' come il mutuo, credo sia tra quelle cose che non realizzerò mai nella mia vita. Poco male, credo semplicemente che non ci sarei mai portata.
La settimana passata ha visto anche un Lucca Comics da record. Io quest'anno avevo voglia di tornarci, di respirare quell'atmosfera magica fatta di persone che hanno le stesse passioni e molti gli stessi sogni.
Eppure per diversi motivi (tra cui il tirocinio), non ci sono andata. Ebbene, non ne sono pentita. Ho sentito molte persone che non ci sono andate e se ne sono rammaricate, sentendo i numeri da urlo che ha fatto il festival quest'anno, per me l'idea di dover fare una coda per un padiglione è inaffrontabile. O meglio, per uno va bene (se ci tengo particolarmente) ma non per tutti. Devo fare la coda in posta, al supermercato, ai semafori a Bologna e magari pure a Gardaland perché ormai sono lì e che fai... Ma Lucca va vissuto bene e per me quello bene non è.
Tornando al corso d'imprenditoria, devo ammettere che se c'è stata una cosa che ho apprezzato davvero moltissimo, a parte la competenza degli insegnanti e l'interesse di chi seguiva (non l'avrei mai detto!), è stata la location: uno di quei posti che Trieste riesce a farmela amare con tutto il cuore. San Giusto. Da lì si può vedere il mare ed il porticciolo, ma sporgendosi da un'altra estremità si riesce a vedere il centro città. La piazza con le colonne, resti del propileo, ha ampi spazi verdi che danno sulla cattedrale, in un'atmosfera assolutamente unica. In quel luogo, un tempo, andavo a disegnare e mi piaceva moltissimo. Mi dava l'idea di rimettermi in linea col resto del mondo, lissù c'era la pace ma allo stesso tempo la vita, le campane, i tramonti.
Arrivata sul colle, con il sole autunnale e le rondini fuori stagione a volare nel cielo azzurrissimo, mi sono sentita semplicemente felice e libera da ogni altro pensiero.
Dovrei andarci più spesso lissù.

Lorenzo con gli occhiali da aviatore... Proprio un ometto no?
Lorenzo in versione realistica. In arte -> quando ti annoi sta roba ti fa passare un mucchio di tempo




Gli immancabili My stupid sketch
 

Foto, San Giusto

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