mercoledì 20 agosto 2014

Parliamo d'altro

E' passato un po' di tempo da quando ho scritto un post, con testo e immagini. Oggi non mi lagnerò delle mie vicende personali (si eleva la OLA), ma farò un po' di recensione spicciola.
Prima però vorrei dire con fierezza di aver finito i #100Happy Days.
Se quando ho cominciato mi avessero detto che sarebbero stati i più difficili degli ultimi tempi forse non avrei iniziato, oppure l'avrei fatto comunque, nel pieno spirito del gioco, perché se cercare la parte bella di un giorno qualunque è bello, cercare una parte bella in un brutto periodo è il livello più difficile (quello che nei videogames sarebbe col mostro grande e grosso). Però ce l'ho fatta, quasi/circa, cercando di inserire cose molto belle come le giornate con gli amici e cose ben più banali come un piatto più particolare per pranzo.
A volte ho dovuto aspettare per pubblicare le foto, perché non avendo fotografato il momento ho dovuto farne il disegno; altre volte (una in particolare) sapevo qual era la parte bella di una giornata pessima, ma per focalizzarmi meglio sul lato positivo avevo bisogno del mio tempo. Anche questo acquisisce tempo, a mio avviso, quando si affronta una sfida simile. Bisogna acquisire consapevolezza, non solo buttare lì una foto su insagram, in quello saremmo buoni tutti.
Ma torniamo a noi, recensioni.
Avviso subito che conterranno SPOILER, quindi non legga chi vuole vedere il film e leggere il libro.
Partiamo dal libro. Ho cominciato e finito "Adulterio" di Coelho.
Premetto che non sono una grande fan dell'autore, e l'unico libro che posseggodi lui è "Veronika decide di morire", che è uno dei miei libri preferiti in assoluto. Di lui ho apprezzato anche "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta ed ho pianto" e "Undici minuti", mentre gli altri, tuti quelli dove faceva il santone/maestro di vita, non li ho mai digeriti del tutto. Non me ne voglia chi ha amato "L'Alchimista" ma non sono riuscita ad apprezzare al 100% quella scrittura poco fluida, da narratore più che onniscente, direi saccente. Però avevano il loro perché, una storia di vita, un'esperienza personale, un cammino.
Non sapevo cosa aspettarmi da "Adulterio", a leggere la trama non era certo uno dei temi più trattati da Coelho, ma è anche vero che la sessualità era stata affrontata dallo scrittore anche il "Undici minuti", in modo delicato, non originalissimo (il suo retrogusto mi ricordava un po' "Memorie di una Geisha", per dirne uno) ma bello da leggere, semplicemente.
"Adulterio" è un romanzo che  Coelho sembra aver scritto sotto minaccia di un editore che gli ha rifilato da leggere 50 sfumature di grigio e Un uso qualunque di te e tutto il filone "Ho un uomo meraviglioso e una vita apparentemente perfetta, roviniamola"... Capisco che uno scrittore per mantenere la propria popolarità deve scendere a compromessi, ma la stesura di "Adulterio" mi è sembrato un prezzo troppo alto.
In breve, la protagonista è una giornalista (si, forse anche a voi vi chiederete come mai la protagonista non abbia mai un lavoro qualunque tipo la panettiera..) pure piuttosto bella, di soli trent'anni (a trent'anni ha quello che al giorno d'oggi uno non ha nemmeno a cinquant'anni) che ha due figli di cui si sanno appena i nomi e un marito eccezionale che l'appoggia nel lavoro, prova ancora del desiderio sessuale nei suoi confronti e le dice frasi che "Via col vento" al confronto è poco smielato. Lei si rende giustamente conto di non essere felice e opta senza troppe remore di intraprendere una relazione sessuale con un suo fidanzatino del passato con il quale c'è stato solo qualche bacetto in passato. Ovviamente nemmeno lui è un panettiere. L'uomo è un politico molto importante (a chiunque venga in mente il telefilm "Scandal" .. è normale, ma il telefilm ha un minimo d'intreccio, almeno), con al seguito una moglie ben consapevole dei tradimenti del marito ma che se lo vuole tenere stretto. La protagonista ad un certo punto impazzisce a tal punto di pensare che sia un'ottima idea comprare una quantità esagerata di cocaina per fare in modo di incastrare la rivale in amore. Le costa una fortuna, il marito ne rimarrà sempre all'oscuro (comprendo l'assenza di un conto comune, ma ...). Lei decide che non è il caso e se ne sbarazza... Della cocaina, non della rivale. Alla fine resta con suo marito, non ci è dato sapere se veramente felice o meno. Nel mezzo ci sono scene di eros da quattro soldi, personaggi senza il minimo spessore (non riuscivo nemmeno a provare pena per il marito, tant'era idiota) e appuntamenti tra i due protagonisti dati furtivamente come poteva essere per i bigliettini con le soluzioni delle verifiche di matematica, alle elementari.
Sarà che ho letto di recente "Un uso qualunque di te" e che di libri dove si parlava di una vita perfetta dalla quale è necessario fuggire ne ho fatto scorta negli ultimi 6 mesi, ma questo libro è riuscito davvero a nausearmi. Spero vivamente che Coelho decida di rimettersi in carreggiata scrivendo un romanzo più nelle sue corde, a costo che risulti meno vendibile, perché al suo posto mi vergognerei del mio nome scritto sulla copertina, un po' come le attrici famose si vergognano di aver girato un porno ad inizio carriera. Con la differenza che la sua carriera era decollata da un po'.
Voto: 2 
Auguri Paulo.

La seconda recensione è per "Dragon Trainer 2".
Leggevo dai commenti su Facebook un grande entusiasmo nei riguardi di questo film di cui (ammetto) avevo visto la prima parte solo poco tempo fa, alla tv.
Ammetterò anche a testa bassa che l'ho visto alla tv solo perché quella sera pioveva e non si poteva uscire, e prima di quella sera ero convinta fosse una cosa alla Pokémon, pure giapponese. Salvo poi a trovarmi incollata allo schermo dicendo a me stessa che ero stata un'idiota a non vederlo prima.
"Dragon Trainer" ha di suo una trama originale, gli elementi di un romanzo di formazione, tematiche adulte e delicate come l'amputazione di una parte del corpo, che però può venire in qualche modo sostituita.
"Dragon Trainer 2" è a tutti gli effetti un sequel. E' un film non necessario, a mio avviso, nel senso che "Dragon Trainer" non necessitava di un seguito alla storia. Nel secondo film c'è un cattivone che vuole conquistare la terra, o i draghi, o tutti e due e si avvale di un drago grossissimo e apparentemente unico nel suo genere, che tra le altre cose dispone anche di poteri di telecinesi (?!) nei confronti degli altri draghi.
Questo drago enorme ha un suo simile nascosto in un posto meraviglioso pieno di draghi svolazzanti e paesaggi rigogliosi, dove tra l'altro vive pure la mamma del protagonista, che ha ben pensato di rifugiarsi lì per vent'anni anziché tornare dal figlio appena nato, vedendo che la vita con gli animali era più esaltante che allattare un piccolo piagnone (chi l'avrebbe mai detto!). I due si ritrovano, ma lo si sapeva già dall'inizio, quando il ragazzo afferma di non sapere chi è perché non ha mai conosciuto sua madre , e allora voilà, compare la mamma. Una pazza che sembra uscita da un ricovero per persone affette da depressione. Il padre e lei si rivedono, si amano, e come ogni genitore farebbe si baciano appassionatamente ricordando i bei tempi andati davanti al loro bambino.
Ad un certo punto il cattivone fa la guerra alla famiglia del protagonista, i due draghi giganti (detti alfa) si scontrano, quello dei "buoni" muore dopo un minuto e mezzo. Non ci è dato sapere perché il drago buono non riuscisse a comandare gli altri draghi invece quello cattivo si, fatto sta che lui è utile come una bicicletta ad un pesce mentre a farsi un quattro sono i draghetti mignon e Sdentato (drago del protagonista) che dopo aver ammazzato il padre del protagonista (una robetta da niente, insomma) perché plagiato dall'alfa cattivo, stacca una zanna all'alfa cattivo. Gesto che convince il drago grosso ad andarsene dandola vinta ai draghetti buoni. Il cattivone era cattivone perché gli era stato amputato un braccio dai draghi in passato (torna il discorso mutilazione, stavolta un po' ridondante) e sparisce, la cittadina vichinga acquisisce ancora più draghi e una mamma per amica che al ragazzo male non fa.
Il film mi è piaciuto, non era certamente scorrevole come il primo capitolo, una grande parte era dedicata al gioco tra umani e draghi (sembrava quasi che il regista volesse diluire un po' il contenuto); i tempi del film oscilavano da un inizio molto carico e veloce ad una parte centrale più lenta che sembrava non riuscire a sbrogliarsi, però dalla sua aveva un'animazione spettacolare, un protagonista sempre più interessante e il desiderio di parlare di Amicizia, che non fa mai male.
Voto 7, con la speranza che il regista non deciderà di farne un terzo.


E dopo le mie polemiche sul film e il libro del mese (potrei aprire una rubrica), vorrei dire con un certo orgoglio di essere andata in Veneto il fine settimana scorso per una festa di paese dove i birrai indossavano tutti una maglietta con un logo disegnato da me! E' stata una festa meravigliosa, fatta di bella gente, un clima giocoso, bancarelle dell'artigianato e paesaggi da fiaba. Cison di Valmarina è un  posto da vedere, con le sue strade anti-ginocchio malandato e i suoi mille dettagli. Nella stessa settimana sono anche andata a Premantura, in Croazia, dove sono riuscita, nonostante il tempo perennemente nuvoloso di quest'anno, a prendermi la mia prima mezza scottatura. Una giornata fuori porta all'insegna del relax e di quel clima da catalogo Costa crociere, con il cielo azzurro e il venticello ideale per una dormita sotto il sole (e pronto soccorso alla sera)...
Insomma, la scorsa settimana è stata veramente piacevole, e questa si sta già facendo largo tra le prime sedute di fisioterapia, la premessa di un amico che passerà da Trieste domani e impegni di studio che pian piano sta scemando. Avrei dovuto mettere in piedi storie per concorsi a fumetti, ma la verità è che dal 3 settembre già so che disegnerò cosi tanto da non averne bisogno. Un po', lo ammetto, non vedo l'ora :)

Vi lascio con uno schizzo fatto a Premantura (non sarebbe finito ma fate finta di nulla), nell'unico giorno di sole/mare che sono riuscita a prendere da qui a un paio di settimane almeno!

See u


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